La parola di questa settimana è
CORPO
Come ti fa sentire questa parola? Quali immagini in particolare evoca in te? Siedi con lei un minuto e segui queste istruzioni:
Come è andata questa fase di ascolto?
Quali immagini di corpo ti sono apparse in mente?
Il tuo corpo, il corpo di qualcuno che conosci, un corpo “ideale”, un corpo che secondo te presenta difetti, tanti corpi tutti insieme…?
Hai visto un corpo intero oppure solo parti di corpo (ad esempio il busto, le gambe, le braccia…)?
Quando pensiamo al corpo, spesso non lo vediamo tutto intero. Complice la nostra mentalità occidentale, per noi il corpo è “un insieme di pezzi”, sui quali focalizziamo l’attenzione (medica, estetica, atletica, percettiva…) più o meno singolarmente.
Questo modo di sentire ha radici antichissime nel nostro mondo occidentale: lo sapevi che nella lingua di Omero (il nome con cui identifichiamo l’autore di Iliade e Odissea, testi alla base della nostra cultura) non esiste una parola specifica per indicare il corpo nella sua interezza?
Quando Omero parla di corpo, usa in realtà la parola “membra”: il corpo è visto come un insieme di pezzi, tenuti insieme dalle giunture.
La parola “soma” (σόμα), che più avanti indicherà il corpo e da cui derivano tante parole italiane legate all’idea di corpo (somatizzare, psicosomatico…), viene usata da Omero solo per indicare il cadavere: un corpo che torna intero solo quando è privo di vita.
Per il corpo di noi donne, questo è ancora più vero
Siamo guardate, indicate e riconosciute principalmente per seno, pancia, fianchi, sedere e gambe - e finiamo per guardarci, indicarci e riconoscerci pensando principalmente a queste parti.
Questo ha tante conseguenze negative, su tanti livelli - provo a scriverne qui qualcuna:
la stima di noi stesse è fragile: se alcune parti sono così importanti da diventare rappresentative del nostro tutto, quando le vediamo “difettate” allora siamo “difettate” per intero
ci concentriamo su un benessere “locale”: quando prestiamo attenzione a singoli pezzi, tendiamo a prenderci cura solo di questi, trascurando il benessere e la salute generali
l’apparire diventa essere: se togliamo le gambe, seno, fianchi, sedere e pancia sono valutati principalmente per l’estetica (un tempo erano parametri di valutazione esterna della fertilità, ora non più) e quindi ci pre-occupiamo solo di renderli “belli” e non di tenere queste parti e l’intero corpo in salute
Abbiamo un intero corpo, eppure ci consideriamo solo “pezzi”
E questo succede anche quando ci consideriamo femministe o evolute, anche quando non crediamo davvero di valere solo quanto vale la nostra pancia rispetto agli attuali canoni estetici.
Questa credenza è così profonda, che permea anche il modo in cui percepiamo il nostro stesso corpo.
Quando restiamo in ascolto del corpo, infatti, ci è quasi sempre molto facile percepire le singole parti (un po’ come avviene con il body scan), mentre può risultare molto complicato percepire il corpo nella sua interezza, dalle dita dei piedi alla punta dei capelli, passando per tutto il resto.
Oggi ti lascio due miei articoli da leggere su questo argomento, scritti nell’ottica della medicina cinese (che è veramente olistica, cioè considera l’essere umano come un unico insieme, un sistema e le sue parti come sotto-sistemi interdipendenti e non come singoli pezzi):
Il compito della settimana
Ogni volta che ti sdrai e hai un po’ di tempo per te, prova a chiudere gli occhi e a sentire il tuo corpo tutto insieme, dalla pianta dei piedi alla cima del cranio.
Se non ci riesci, ecco come puoi fare per arrivarci un po’ alla volta:
inzia ad ascoltare, sentire, percepire delle macro-parti, ad esempio tutta la gamba dall’anca alla pianta del piede, tutto il braccio, tutta la parte davanti del busto, l’insieme di testa e collo…
Quando sarà diventato semplice e normale:passa ad ascoltare per zone molto più grandi, ad esempio tutto il lato destro o sinistro di testa e corpo, tutta la parte anteriore / posteriore di testa e corpo.
Quando sarà diventato semplice e normale, prova a sentire tutto il corpo finalmente insieme.
La frase della settimana
"Il corpo non è una cosa, è una situazione: è la nostra comprensione del mondo e il nostro progetto di essere nel mondo".
Simone de Beauvoir, Il secondo sesso
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L'audio della settimana
Qui sotto puoi ascoltare un breve audio di approfondimento sulla parola corpo.
Oggi prima di salutarti ti segnalo una novità…
Se sei stufa di vedere e sentire la tua pancia solo come un “pezzo di corpo” da misurare in base a un’impossibile estetica e vuoi imparare a cogliere i messaggi che la tua pancia ti dà, da oggi è possibile acquistare in promozione il mio corso on line “Il linguaggio segreto della pancia in medicina cinese”.
Un corso che parte dalle domande vere di donne reali e che ti porta per mano a capire il significato dei segnali che la tua pancia ti manda (attraverso gonfiore, accumulo, problemi intestinali, dolore).
Tante sezioni scorrevoli, che uniscono testo, audio e video per darti non solo consapevolezza, ma anche strumenti pratici di medicina cinese per integrare questa zona nel tuo corpo, imparare a sentirla con le mani e padroneggiare semplici tecniche di riequilibrio.
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Puoi acquistarlo ora e seguirlo quando vuoi, senza scadenza: basta rispondere a questa email per ricevere indicazioni.
Ci vediamo presto, con una nuova parola da ascoltare insieme
Ti auguro di riuscire a sentire il tuo corpo ogni giorno di più, per trovare la tua base sicura da cui partire…
Francesca Cassini
La medicina cinese al femminile
info@francescacassini.it
....sempre contenuti molto interessanti, scritti con grande rispetto e gentilezza.